…gestire le emozioni


…gestire le emozioni

Durante la loro infanzia i bambini si trovano a dover gestire diversi momenti di crescita ed affrontare numerose tappe evolutive tanto importanti quanto delicate, tra questi l’inizio dell’asilo, il passaggio dal pannolino al vasino, la nanna nella loro cameretta, l’inizio della scuola, le relazioni con i pari. 

Oltre alle difficoltà legate al percorso evolutivo, ci sono anche altri eventi della vita che si riflettono sui bambini: tutti gli eventi luttuosi o traumatici, la separazione da persone amate, il divorzio dei genitori, la malattia di un famigliare. Queste situazioni richiedendo loro una notevole capacità di orientarsi nel mondo esterno e di affrontare nel loro mondo interno stati emotivi a volte caotici.

Succede talvolta che in questi momenti possano emergere dei disagi. I bambini comunicano le loro sofferenze e fatiche attraverso sintomi che spesso risultano difficili da decifrare: paure di vario genere, incubi, svogliatezza, disattenzione, aggressività verso gli altri o verso sé stessi, difficoltà nel controllo sfinterico, capricci, difficoltà scolastiche, disturbi del sonno e dell’alimentazione.

I genitori, preoccupati del comportamento dei loro figli, si chiedono come poterli aiutare. È importante in queste situazioni accogliere il messaggio del bambino che ci comunica il suo disagio, per poterlo accompagnare a riprendere al più presto il suo normale cammino evolutivo.

Rivolgersi ad un esperto è utile per capire verso che direzione muoversi, per cercare una soluzione.

Prima di incontrare il bambino, lo psicoterapeuta farà degli incontri con entrambi i genitori per decidere se e come impostare le sedute con il bimbo/bimba.

Dopo una prima fase di valutazione della situazione, raccolta della storia di vita del bambino, ed eventualmente in seguito alla psicodiagnosi, si aprono differenti prospettive di lavoro.

Ci sono situazioni in cui è sufficiente mettere a fuoco il problema per risolverlo lavorando insieme ai genitori, altre volte in cui è necessario offrire uno spazio anche al bambino dove egli possa portare il suo disagio e la sua fatica e, attraverso il gioco ed il disegno, con l’utilizzo delle favole, mettere in scena quello che vive per provare a comprenderlo e gestirlo, per poi sentirsi meglio.

In alcuni casi è sufficiente aiutare il bambino con poche sedute, in altre è necessario intraprendere un percorso più lungo e più approfondito, ma questo lo si deciderà sempre congiuntamente alle indicazioni del terapeuta ed alla volontà dei genitori. All’interno della psicoterapia o del percorso di sostegno è comunque sempre previsto il coinvolgimento dei genitori attraverso incontri periodici da concordare insieme.